Scienze antropologiche

Seppure di ridotte dimensioni il settore antropologico del DISPI propone una serie piuttosto ampia e variegata di ambiti di ricerca, pur rivelando alcune tracce comuni, che legano tra di loro i diversi campi di indagine. La prima è senza dubbio si fonda su temi come la mobilità, i confini, la costruzione e la ricostruzione delle identità locali e globali, analizzati attraverso il cibo (Gaia Cottino) l'interesse verte sulle forme di attivismo politico per via alimentare, tese a decolonizzare il paesaggio alimentare, alla emancipazione dall'economia degli aiuti e al miglioramento delle condizioni di salute della popolazione indigena; seguendo i ricchi e complessi percorsi del meticciato culturale in Brasile e altrove, il sincretismo come progetto ideologico e pacifico per un mondo migliore. L’incontro e la fusione di culti di diversa provenienza come ponte per la comprensione reciproca (Bruno Barba); identità locali, politiche e ritorno dei sovranismi, le forme di neorazzismo in una società post-razziale (Marco Aime).
L’ambiente costituisce un secondo importante filone di ricerca, grazie a letture diverse, come quella alimentare relativo al possibile cibo del futuro in Europa, ai tabù alimentari e ai nuovi alimenti (di acqua, terra e laboratorio): l'interesse di ricerca verte attorno ai così detti "novel foods", la cui produzione ha un basso impatto ambientale (insetti, alghe, meduse, cactus, carne di laboratorio) e il cui consumo apre questioni cruciali circa la rottura di tabù alimentari e nuovi processi di selezione culturale (Gaia Cottino); anche i temi legati all’Antropocene e alle trasformazioni culturali indotte, al futuro neo-nomadismo, allo spostamento di masse verso regioni dal clima più sopportabile, sono oggetto di ricerca e di analisi, in particolare per quanto riguarda l’approccio socio-culturale (Marco Aime). 
Cottino e Aime saranno impegnati in una ricerca dal titolo “Nuto Revelli cinquant'anni dopo”, che ha l'obiettivo di tornare nei luoghi dove Revelli ha intervistato i "testimoni" della scomparsa del mondo rurale novecentesco, pubblicando "Il mondo dei vinti", per capire chi/cosa è rimasto o tornato, facendo una mappatura antropologica delle nuove composizioni sociali di quelle stesse aree di collina, pianura e montagna (la Fondazione Revelli).
Tra i percorsi individuali si segnalano:
- Cibo e migrazioni: l'interesse verte sull'accesso al cibo di qualità da parte delle famiglie migranti di Genova che fanno ricorso all'aiuto del Banco Alimentare (Progetto Recreate).
- Socio-ecosistema golfo di Genova: collaborazione antropologica al progetto Horizon Boss (Bauhaus of the Seas Sails) come membro del Centro del Mare. Boss ha l’obiettivo generale di raggiungere una transizione sostenibile e inclusiva del golfo, mantenendo il gusto estetico al centro di Genova e lavorando con le comunità umane, animali e vegetali (Gaia Cottino).
- Monitoraggio e approfondimento dei temi che legano lo sport alla società; lo sport come fatto culturale; lo sport come fatto sociale totale (Bruno Barba). 
 

Ultimo aggiornamento 25 Settembre 2023